In arrivo il testo ufficiale del Decreto Coesione con le diverse novità in materia di lavoro e non solo

In questi giorni si è parlato insistentemente di diversi provvedimenti che il Governo Meloni ha portato il 1 maggio in Consiglio dei Ministri. Tra questi c’è il Decreto Coesione, che contiene un pacchetto di novità sul fronte lavoro e impresa.

In particolare, dovrebbe contenere le seguenti misure:

  •  Autoimprenditorialità, ovvero una serie di incentivi e contributi a fondo perduto distinti per area geografica, in particolare:
    • Voucher da 30.000 euro destinato ad imprese, lavoratori autonomi e professionisti del Centro Nord Italia per l’avvio di attività in forma individuale o collettiva. Accanto ai voucher dovrebbero esserci dei contributi a fondo perduto pari al 65% di una spesa fino a 120.000 euro; contributo che scenderebbe al 60% per spese oltre i 120.000 euro e fino ad un massimo di 200.000 euro;
    • Resto al Sud 2.0 destinato ad imprese, lavoratori autonomi e professionisti del Sud Italia per l’avvio di attività in forma individuale e collettiva. In questo caso gli incentivi sarebbero garantiti da voucher dal valore di 40.000 euro, che salirebbero a 50.000 euro nel caso di beni digitali o destinati al risparmio energetico. Anche per gli aspiranti imprenditori e professionisti del Sud sarebbero previsti contributi a fondo perduto pari al 75% per spese fino a 120.000 euro e pari al 70% per spese comprese tra 120.000 e 200.000 euro.
  • Bonus da 500 euro mensili per le assunzioni stabili di giovani – Nel Decreto Coesione dovrebbe essere introdotta una decontribuzione da 6.000 euro all’anno (500 euro mensili) per le assunzioni stabili di giovani a tempo indeterminato con esonero totale dal versamento dei contributi INPS nel limite degli importi di cui sopra. Non rientrerebbero nell’agevolazione i premi INAIL.
  • Bonus da 600 euro mensili circa per le assunzioni stabili di donne – Per le lavoratrici assunte tra il 1° luglio 2024 ed il 31 dicembre 2025 si potrebbe introdurre un bonus pari a 666 euro mensili e che vedrebbe l’esonero dei contributi previdenziali (ma non dei premi INAIL)
  • Bonus ZES del Mezzogiorno – Nel Decreto Coesione potrebbe essere introdotto un bonus sulle assunzioni nel Sud Italia. Il bonus sarebbe pari a 7.992 euro annui ovvero 666 euro mensili
  • Bonus assunzioni per le grandi imprese – Altra interessante ipotesi che trova spazio nel Decreto Coesione è la decontribuzione totale per 30 mesi destinata alla grandi imprese in crisi che assumeranno a tempo indeterminato tra il 1° luglio 2024 ed il 31 dicembre 2025. L’esonero riguarderebbe i contributi previdenziali INPS ma non i contributi INAIL
  • Mini contratto di sviluppo – Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha approvato, nell’ambito del DL Coesione, la norma che prevede l’introduzione dello strumento dei ‘Mini contratti di sviluppo’ con una dotazione iniziale di 300 milioni di euro. La Misura intende sostenere gli investimenti produttivi di media dimensione finanziaria, tra 5 e 20 milioni di euro, realizzati da imprese piccole, medie o grandi e legati alle tecnologie critiche annoverate nel nuovo regolamento UE STEP. La misura, indirizzata al momento alle sole Regioni del Mezzogiorno, è destinata al sostegno, allo sviluppo e alla fabbricazione di tecnologie digitali e “deep tech”, oltre che quelle green e alle biotecnologie (compresi i medicinali critici nell’elenco UE, oltre ai loro componenti).                                                                                                                                                                                                        
    Tale intervento si inserisce in un quadro di misure di incentivazione che copre già gli investimenti sopra ai 20 milioni di euro che, anche grazie alle misure PNRR, stanno trovando una significativa operatività nel sostegno alle filiere produttive e alla realizzazione di investimenti volti alla transizione green e digitale delle imprese.

 

 

 

 

 

 

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