NAZIONALE: FONDIMPRESA, 1,5 MILIARDI SPESI IN INNOVAZIONE

(Fonte: IL SOLE 24 ORE)

Formazione. Per il fondo interprofessionale i principali capitoli di spesa sono salute e sicurezza (700 milioni), reskilling (150) e sostenibilità (80).

Per molte aziende la formazione rappresenta un driver per l’innovazione. E ampio risulta il range di iniziative formative finanziate da Fondimpresa, il fondo leader nel sistema della formazione continua in Italia con oltre 201mila aziende aderenti (il 63% ha meno di 9 addetti) e circa 4,7 milioni di lavoratori iscritti, quasi il 50% della platea di aziende e lavoratori dei fondi interprofessionali.

Per avere un quadro della diffusione del Fondo costituito da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, basti pensare che nel 2004, anno di istituzione, le aziende erano circa 18mila e i lavoratori 1,3 milioni. In 15 anni, guardando alle principali voci delle attività formative aziendali, dei 2,5 miliardi spesi ben 1,5 miliardi hanno finanziato corsi su competitività e innovazione, a salute e sicurezza sul lavoro sono andati 700 milioni, 150 milioni per riqualificare il personale in cassa integrazione e 80 milioni per la sostenibilità ambientale.

Fondimpresa guida le imprese nella digitalizzazione dei processi di apprendimento, favorendone il finanziamento e incentivando la nascita del conto formazione digitale, affinché le aziende possano usare il fondo per pagare l’attività di formazione on line. Puntare alla digitalizzazione ed al cambiamento, infatti, è la scelta che ha consentito a tante realtà aziendali di accrescere attività e occupazione, nonostante le difficoltà di questi anni.

Lo 0,30% versato dalle imprese per la formazione è stato considerato dai governi degli ultimi 5 anni come un bancomat al quale attingere per varie finalità: circa 60 milioni annui sono stati tagliati e destinati alla fiscalità generale (120 milioni considerando l’insieme dei fondi interprofessionali). La somma trasferita nel 2018 dall’Inps a Fondimpresa ammonta a 340,8 milioni, risorse che sempre più sono utilizzata per supportare l’innovazione.

È il caso di due bandi pubblicati nel 2018; uno per il finanziamento di piani formativi sui temi chiave per la competitività delle imprese (72 milioni): qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti, innovazione dell’organizzazione, digitalizzazione dei processi aziendali, commercio elettronico, contratti di rete, internazionalizzazione. L’altro (10 milioni) per il finanziamento di piani formativi rivolti a lavoratori di aziende aderenti che stiano realizzando un intervento di innovazione digitale o tecnologica di prodotto o di processo.

Gli strumenti di finanziamento del Fondo

Con il conto formazione (canale di finanziamento pensato principalmente per medie e grandi imprese) e il contributo aggiuntivo le tematiche formative più trattate sono la sicurezza sul lavoro (25,67% del totale delle ore e 41,45% dei corsi), abilità personali (16,98% del totale delle ore, 19,02% dei corsi), lingue (15,90% delle ore e 7,49% dei corsi) e marketing/vendite (4,54% del totale delle ore e 6,77% del totale dei corsi).

Il 56,35% dei partecipanti ai corsi ha più di 45 anni, con una consistente presenza di lavoratori fino a 55 anni (22,3%); il 27,23% ha tra i 35 e i 44 anni di età. Più ridotte le presenze ai corsi di persone fino a 34 anni (16,38%), tra questi solo il 7% di giovani ha fino a 29 anni. Le donne rappresentano il 31,7%, anche per l’incidenza di aziende di settori a bassa presenza femminile (metalmeccanico, chimico, costruzioni). Il 41,93% è costituito da operai, il 49,55% da impiegati direttivi e amministrativi e l’8,52% da quadri. Il 19,1% di corsi ha utilizzato modalità formative non tradizionali (action learning, coaching, affiancamento, training on the job), prevale dunque la modalità formativa più tradizionale, dei convegni e corsi formativi in aula (con una media di 11 ore di durata).

Il terzo strumento è rivolto alle PMI: sono gli avvisi di conto di sistema. In questo caso le tematiche formative più trattate riguardano le tecniche di produzione (23,73%), seguita da gestione aziendale – amministrazione (21,40%) e dall’impatto ambientale (11,21%).