DECRETO RILANCIO: NO AD ESTENSIONE DEL BONUS FISCALE PER LE STARTUP INNOVATIVE
A decorrere dalla data di pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale (19 maggio 2020) le start-ups innovative possono beneficiare di ulteriori 12 mesi di permanenza nella sezione speciale del registro delle imprese. La suddetta proroga ha però valenza unicamente ai fini dell’accesso agli incentivi pubblici e la loro revoca, non essendo invece applicabile ai fini della fruizione delle agevolazioni a fini fiscali e contributivi.
Se da un lato, dunque, viene congelata la permanenza nel registro delle imprese con la possibilità ad accedere e mantenere gli incentivi pubblici, dall’altro non è previsto alcun ristoro del tempo perduto a causa del lockdown per reperire nuove risorse finanziarie tramite nuovi investitori. Pertanto nel decreto non si è tenuto conto della situazione di incertezza economica conseguenza della pandemia da covid-19.
L’unica chance per le start-ups innovative di lanciare un nuovo round utile ad ottenere risorse è data esclusivamente dalla possibilità per le stesse di trasformarsi in PMI innovative. In tal modo le imprese potranno attrarre investitori a condizioni agevolate per gli stessi. Non risultano applicabili le ulteriori agevolazioni fiscali quali la non applicazione della disciplina delle società di comodo e perdita sistemica, nonchè la possibilità di compensare fino a € 50.000, il credito IVA senza apposizione del visto di conformità. Tuttavia, nel caso di perdita dei requisiti di start-up innovativa nell’anno 2020, dette disposizioni risultano applicabili per l’intero periodo d’imposta 2020.
Stando alla lettera del decreto in esame, la proroga su menzionata si applica unicamente alle start-ups che risutano iscritte nella sezione speciale del registro delle imprese alla data 19 maggio 2020. Restano escluse, dunque, sia le start-ups la cui iscrizione fosse scaduta alla su menzionata data sia quelle la cui iscrizione è avvenuta successivamente alla stessa data.
Si resta comunque in attesa di ulteriori specificazioni da parte del Ministero dello Sviluppo Economico ed eventuali modificazioni in sede di conversione in legge del Decreto Rilancio.