Sicurezza sul lavoro, bando da 5 mln di euro per la formazione

Il bando in oggetto intende finanziare la realizzazione di interventi consulenziali, formativi/informativi rivolti alle imprese e ai lavoratori, orientati a contrastare i rischi di infortuni gravi e mortali, alla prevenzione delle malattie professionali.

Intende inoltre, favorire l’adozione di modelli organizzativi e sistemi di gestione della sicurezza in funzione della tipologia dei codici attività (ATECO 2007) e delle macrocategorie di rischio individuate con l’Accordo adottato in Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano il 21 dicembre 2011:

  • rischio basso: le aziende del settore servizi, pulizie, commercio, studi professionali, ambulanti, artigianato e turismo;
  • rischio medio: le aziende dei settori agricoltura, silvicoltura e pesca, pubbliche amministrazioni, trasporti e magazzinaggio;
  • rischio alto: le industrie edili, alimentari, tessili, metalmeccanica, manifatturiere (come pelletterie), chimiche, le raffinerie, le industrie che si occupano della gestione dei rifiuti, del compartimento sanità e dei servizi residenziali e poi spettacolo, grandi eventi e altri.

Possono presentare domanda:

  1. Imprese (anche in forma associata) aventi sede legale e operativa nella Regione Lazio oppure aventi sede legale fuori dal Lazio ma almeno una sede operativa ubicata nel territorio regionale;
  2. Organismi di Formazione professionale già accreditati ai sensi della D.G.R. n. 682/2019 per la macrotipologia “Formazione continua” o che hanno presentato domanda di accreditamento prima della presentazione della proposta ai sensi della normativa regionale per la Formazione Continua, in raggruppamento con le imprese coinvolte nell’intervento con il ruolo di capofila.

 

Sono finanziabili i progetti volti:

  1. alla predisposizione e adozione di modelli organizzativi e sistemi di gestione sperimentali e innovativi (Azione 1)
  2. alla realizzazione di interventi di formazione continua (Azione 2) per aggiornare ed accrescere le competenze dei lavoratori e dei datori di lavori, in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

I progetti devono prevedere obbligatoriamente l’esecuzione di entrambe le Azioni descritte a seguire:

  • Azione 1 – attività di analisi e progettazione di modelli organizzativi e sistemi di gestione in materia di sicurezza e salute in ambito lavorativo

Le attività da realizzarsi nell’ambito della presente Azione, prevedono un servizio di consulenza specifica, finalizzata alla:

    • predisposizione di un’analisi dei sistemi organizzativi e di gestione in uso all’impresa, al fine di individuare ambiti/aspetti di miglioramento dei processi relativi alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori;
    • elaborazione e successiva diffusione di modelli organizzativi e sistemi di gestione, anche in ottica sperimentale e/o di innovatività, volti a migliorare le condizioni di lavoro rispetto alla sicurezza e alla salute dei lavoratori, anche prevedendo specifiche procedure legate ai rischi del settore di riferimento;
    • progettazione di azioni di sistema allo scopo di promuovere presso le aziende interventi mirati a creare sistemi coerenti di valutazione e gestione dei rischi;
    • realizzazione di un sistema di monitoraggio quale strumento utile a verificare la corretta applicazione delle procedure adottate e, se del caso, ad attuare eventuali misure correttive per rendere le azioni di tutela maggiormente efficaci.
  • Azione 2 – attività formativa

I percorsi formativi dovranno essere di natura “incrementale”, cioè aggiuntiva rispetto alla formazione obbligatoria prevista dalla disciplina vigente sulla sicurezza e dovranno riguardare un unico settore individuato rispetto alle sezioni indicate nei Codici ATECO 2007.
Inoltre, dovranno essere progettati, in coerenza con la tipologia di rischio (Alto, Medio e Basso) associata ai settori di attività individuati con l’Accordo Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 21 dicembre 2011. L’intervento formativo dovrà essere articolato tenendo conto delle seguenti componenti:

    • formazione sui rischi specifici legati al comparto cui appartiene l’impresa e le misure adeguate a prevenire tali rischi, nonché sulle procedure di sicurezza e di igiene;
    • formazione per l’approfondimento delle particolari tipologie di rischio presenti nell’azienda e specificatamente legate alla mansione svolta dal lavoratore (o dal gruppo), sui dispositivi di sicurezza e sulle procedure di sicurezza relative alle macchine/impianti cui il lavoratore (o il gruppo) è addetto;
    • formazione manageriale, prevista per coloro che ricoprono ruoli di responsabilità rispetto alla sicurezza, formazione su aspetti relativi alla comunicazione, alla gestione delle emergenze (momenti di crisi /di panico, situazioni di rischio specifiche, ecc.), ai modelli organizzativi e gestionali, alla valutazione del rischio lavoro-collegato ecc.

Con riferimento all’azione 2, ogni progetto, presentato in forma singola o associata in ATI/ATS, dovrà prevedere un minimo di 10 destinatari. Tutti gli interventi formativi dovranno essere svolti durante l’orario di lavoro.

Il piano finanziario dell’Azione 1 non potrà superare il 20% del costo dell’Azione 2.

Le attività dovranno concludersi entro 12 mesi a decorrere dalla data di avvio del progetto, salvo concessione di proroga per straordinari e sopravvenuti motivi con apposita richiesta motivata da presentare all’Amministrazione.

 

Tale misura concede un contributo a fondo perduto, il cui importo è definito sulla base di fasce per dimensione d’impresa come da tabella a seguire:

 

Le domande possono essere presentate fino alle ore 17:00 del 24/05/2022.

 

 

 

Per ricevere maggiori informazioni su questo bando, chiamaci al numero verde 800180616 oppure scrivici all’indirizzo e-mail info@profima.it

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